Droga e mafia: condannato 43enne cassanese
C’è anche il cassanese Ottavio Di Cillo tra i venticinque, tra capi e membri del clan Cipriano di Bitonto, condannati dalla Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Bari Antonella Cafagna. Di Cillo, 43 anni, pluripregiudicato, fu arrestato nell’ambito della Operazione “Porta Robustina”, lo scorso anno e dovrà scontare la pena di 10 anni e 8 mesi di reclusione.
Anche tutti gli altri imputati sono stati condannati ieri, con rito abbreviato, a pene comprese tra i 18 anni e sei mesi e un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, porto e detenzione di armi, detenzione di droga ai fini di spaccio, estorsione e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale e per alcuni l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.
La pena più severa è stata inflitta al 36enne Francesco Colasuonno che, insieme al 34enne Giuseppe Pastoressa (condannato a 18 anni) è stato riconosciuto colpevole di aver “diretto e organizzato» l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nei comuni di Bitonto, Palo del Colle e in altre zone del nord Barese. La pena di 14 anni di reclusione è stata inflitta al 35enne Rocco Mena, uno dei «preposti» alle piazze di spaccio nel centro storico di Bitonto.
Le persone che fanno i fatti e mangiano da sopra chi va in galera sono ben altre, resisti Ottavio, le cose verranno a galla!
Ottavio, stai tranquillo che la pena inflitta diminuirà man mano che passa il tempo e con i vari processi che si susseguiranno.
Purtroppo la legge è vigliacca a volte, voi dentro e dei personaggi baresacci sono liberi qui a Cassano e vanno in giro con Suv acquistati con il reddito di cittadinanza e intestati con prestanome. Hanno precedenti, devono scontare ma la galera non gliela fanno provare. E ce li vediamo fare wapp e cartoon sfrecciando tra le vie come se fossero chissà chi, quando invece è fezza o immondizia di capoluogo e noi lo sappiamo bene.
Speriamo in un inversione di marcia. Tu fuori e loro dentro.
In bocca al lupo! E in Culo alla balena!
chi vende morte deve essere ripagato con la stessa moneta