Farmaci, tetto regionale sforato: i medici di base prescrivono solo l’essenziale

Sta facendo discutere un “Avviso” da parte di alcuni medici di base che ai loro pazienti spiegano di non poter più prescrivere tutta una serie di farmaci a causa dello sforamento della spesa regionale per 200milioni di euro.

In alcuni casi, pare si sia presentata presso gli studi anche la Guardia di Finanza, allertata dalla regione Puglia, per verificare la correttezza delle prescrizioni, come se lo sforamento del tetto di spesa sia colpa dei medici di base e non di tutta una serie di fattori (l’aumento dei prezzi, la spesa dei presìdi ospedalieri, ecc.).

Anche a Cassano alcuni medici stanno spiegando ai pazienti quel che si può e non si può (più) prescrivere: la dott.sa Vittoriana Laquale, ad esempio, ha stilato un vero e proprio elenco, pubblicandolo sulla pagina Fb dello studio medico:

• Gastroprotettori (come pantorc-pantoprazolo, lucen-esomeprazolo, omeprazen-omeprazolo, etc.)
• Vitamina D (come colecalficerolo-dibase, calcifediolo-neodidro, etc.)
• Antinfiammatori (come ibuprofene-brufen, nimesulide-aulin, ketoprofene-oki, etc.)

“Sono solo alcuni esempi di farmaci che NON sono mutuabili e prescrivibili per TUTTI, ma SOLO per alcune poche categorie di pazienti e patologie – spiega il medico – Per tutti gli altri, quasi tutti, sono A PAGAMENTO. Non perché il medico non vuole prescriverla e vi fa un dispetto nel farvela pagare, ma perché ci sono regole di APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA. Lo sforamento di 200 milioni della spesa farmaceutica da parte della Regione Puglia viene fatto ricadere tutto sulla medicina generale (e quindi sui pazienti), eppure la spesa della medicina generale è sempre quasi a target. Nonostante questo, le prescrizioni vengono sempre più controllate e se non rispettano le regole di appropriatezza, vengono applicate sanzioni economiche e disciplinari. Tocca a tutti adeguarsi…i soldi sono finiti, la sanità pubblica quasi…”, conclude la nota.