Gentile e consiglieri ex Ds fuori dal Pd
Il tesseramento al Partito Democratico non si è ancora concluso ma ad oggi il sindaco Giuseppe Gentile ed i consiglieri comunali e assessori dell’ex partito dei Democratici di Sinistra non fanno parte del PD.
Lo conferma a CassanoWeb il segretario cassanese del Pd, Rino Palumbo.
“Il tesseramento si concluderà nei prossimi mesi – spiega Palumbo – ma al momento non risultano richieste di tessere da parte del sindaco Gentile e di altri componenti dell’attuale maggioranza consiliare” ovvero gli assessori Vito Lionetti, Michele Lopane, Francesco Molinaro nonché da parte della presidente del Consiglio, Maria Quatraro né da altri consiglieri che pure erano considerati in qualche modo “vicini” al Pd come ad esempio Francesco Giannelli.
“La rappresentanza del Pd in Consiglio Comunale di Cassano – spiega ancora il segretario -costituita da Mimma Busto e Titti Lanzolla”.
Rino Palumbo, poi, invita a tener presente che nel partito esiste anche un “Codice Etico” ovvero una serie di principi a cui chi chiede di iscriversi al Pd deve rispettare e fra sono elencati una serie di “comportamenti personali” che forse contrasterebbero con quanto finora fatto e dichiarato da alcuni uomini di “Continuare” che più volte hanno attaccato la segreteria cittadina, disconosciuto gli organi eletti, adombrato pasticci (se non peggio) in occasione delle scorse elezioni per la nomina del Coordinamento e del segretario.
Fa capire Palumbo, insomma, che chi ha dichiarato pubblicamente queste cose non può arrivare nella sede di piazza Moro e chiedere la tessera come nulla fosse.
Risicata, inoltre, sembra essere anche la componente diessina all’interno del Partito Democratico cassanese, visto che in pochissimi hanno aderito al nuovo soggetto politico; altri sono entrati a far parte dell’Associazione “Hinterland” che pur essendo una realtà vicina al Partito Democratico, è comunque altra cosa rispetto al PD; in “Hinterland”, poi, sono confluiti anche diverse persone che all’epoca delle primarie nel PD si candidarono come soggetti provenienti dalla cosiddetta “società civile” ma che nel partito cassanese, una volta eletta la segreteria, non sono più entrati.
Resta da definire, comunque, il ruolo del sindaco che all’epoca fu eletto nell’Assemblea Regionale del Partito ma Palumbo spiega che l’Assemblea è un organo chiamato ad approvare, prossimamente, lo Statuto Regionale dopodiché il suo ruolo finisce lì, no ha nessun altro scopo stando alle norme che a livello nazionale il partito di Veltroni si è dato.
Che succederà adesso a Palazzo di Città?
Certo le frizioni non mancano, a proposito della candidatura del vicesindaco Teodoro Santorsola quale nuovo capo di “Continuare”. Nei corridoi ed a bassa voce si parla di “mal di pancia” da parte degli esponenti della sinistra cassanese (Lionetti, Lopane e Quatraro su tutti) che non avrebbero ancora digerito la candidatura dell’esponente di Alleanza Nazionale. Si spiegherebbe così anche il Comunicato emesso l’altro giorno dal sindaco Gentile che farebbe capire come nulla sia ancora del tutto deciso e che il nome del candidato sindaco lo pronuncerà solo e soltanto la maggioranza di “Continuare”.
Nessuno conferma, infatti, ma voci insistenti parlano della “partenza” di due pezzi “da novanta” della maggioranza comunale che transiterebbero verso un partito di sinistra che sta dialogando con il Pd; l’obiettivo sarebbe quello di candidarsi nella lista di centrosinistra alle prossime amministrative di giugno ma non con il Pd bensì con un partito minore e comunque alleato col Pd.