Madonna degli Angeli: bilancio in attivo per una Festa Patronale che è piaciuta
Foto: Angelo Donato Stano
Risulta in attivo di oltre 4mila euro il Bilancio economico della Festa Patronale 2025, così come comunicato dal Presidente delegato del Comitato, Michele Larato nella verifica pubblica dello scorso 17 settembre. Accanto al Presidente don Francesco Gramegna, nella Chiesa madre anche le diverse componenti della società civile e religiosa, dal Sindaco Davide Del Re a rappresentanti di confraternite, associazioni e cittadini. Le maxi-aree di spesa sono quelle tradizionali: luminarie, bande e fuochi cui occorre aggiungere circa il 5% in opere di carità e assistenza ai più bisognosi, come indicato dai vescovi pugliesi in più documenti inerenti le feste patronali. Le entrate, invece, sono prevalentemente costituite dalle sponsorizzazioni grazie all’impegno di commercianti e imprenditori, quest’anno incanalati con un sistema che ha dato maggiore partecipazione, anche economica mentre risultano in calo le offerte dei fedeli nel corso delle processioni.
“Un bilancio positivo – ha detto Larato – che nasconde dietro un enorme lavoro da parte dei componenti del Comitato, fatti di sacrifici, tempo, risorse per cui voglio ringraziare ciascuno di loro e invitare chi se la sente ed ha a cuore il paese e la Festa ad unirsi a noi”.
Sono state poi illustrate alcune novità apportate quest’anno: il percorso della processione nel tratto finale, la sera del 2 agosto, la rinuncia ad una banda a favore di musica pop la sera del 1° agosto e altre variazioni, in parte apprezzate in parte discusse nel corso del dibattito, durante il quale si è tornati su un argomento vecchio di 37 anni, da quando, cioè, la Festa patronale per volere degli allora parroci fu allungata di un giorno (dal 3 al 4 agosto), argomento che ancora appassiona e divide. C’è chi ha fatto notare la scarsa partecipazione alle processioni, innanzitutto dalle componenti ecclesiali (associazioni e confraternite), chi ha duramente criticato i permessi concessi ai commercianti in pizza Rossani che spesso “coprivano” la festa di piazza Moro, alla base di uno screzio fra un macellaio e le forze dell’ordine (e prima ancora del Comitato), la sera del 3 agosto.
Positiva, poi, la partecipazione ai riti più sentiti, dalla consegna delle chiavi la sera del 2 agosto alla processione del 4 sera quando – senza banda e altre distrazioni – il popolo fedele accompagna la Madonna al ritorno a casa, al Convento.
“Su questi spunti lavoreremo – ha detto in conclusione don Francesco – assieme al Comitato e ascoltando tutte le componenti cittadine perché la Festa è di tutti e tutti ne dobbiamo godere ma dobbiamo tener conto le diverse maniera, rispetto al passato, di vivere la festa, l’ascolto delle bande e la vita religiosa in generale”.
Impossibile non innovare, insomma, pur mantenendo lo spirito della tradizione.