Cinema in piazza: il 30 agosto c’è “Palazzina LAF”
Secondo appuntamento con il cinema in piazza a cura della Apulia Film Commission nell’ambito del cartellone 2024 dell’Estate Cassanese.
Venerdì 30 agosto alle ore 21.00 c’è “Palazzina LAF”, in piazza Moro: ingresso gratuito.
Diretto e interpretato da Michele Riondino al suo debutto alla regia, il film è tratto dal libro “Fumo sulla città” dello scrittore Alessandro Leogrande, scomparso prematuramente, che avrebbe dovuto partecipare anche alla realizzazione della sceneggiatura e a cui il film è dedicato.
Taranto, 1997. L’operaio Caterino Lamanna vive in una masseria caduta in disgrazia a causa della vicinanza al polo siderurgico e sta per sposarsi con Anna con cui condivide il sogno di andare a vivere in città. Quando i dirigenti aziendali decidono di fare di lui una spia per individuare gli operai di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi con lo scopo di denunciarli. Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF (acronimo di laminatoio a freddo) il reparto-lager dell’Ilva riservato agli operai “scomodi”. Sarà lì che Caterino scoprirà che ciò che credeva un paradiso in realtà è un inferno.
Il film racconta attraverso gli occhi di un operaio uno dei più gravi casi di abuso in ambito lavorativo della storia italiana. Il titolo dell’opera riprende il nome dell’omonima palazzina, adiacente al Laminatoio a freddo, di cui si raccontano gli eventi, nella quale negli anni ’90 i proprietari e i dirigenti dell’Ilva di Taranto, all’epoca dei fatti già del Gruppo Riva, decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla “novazione” del contratto, ossia al declassamento a operai, pratica illegale nonché pericolosa per gli stessi lavoratori.
Ai David di Donatello 2024, il film ha ricevuto cinque candidature, aggiudicandosi infine tre premi, rispettivamente, per il Miglior attore protagonista (a Michele Riondino), al Miglior attore non protagonista (a Elio Germano) e alla Migliore canzone originale (La mia terra, scritta e interpretata da Diodato).