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Aloisio in “conflitto di interesse”, l’accusa di Giustino

Travalica le mura del Consiglio Comunale e sfocia sui social lo scontro tra il Consigliere di minoranza Angelo Giustino e l’Assessore all’Ambiente Ivan Aloisio, accusato di non essere trasparente nel suo operato assessorile tanto da avvantaggiare la sua attività imprenditoriale.

Nel corso delle ultime due sedute del Consiglio, l’avvocato Giustino ha presentato prima una interrogazione poi una piccante replica alla risposta di Aloisio, aumentando le accuse e dicendosi affatto soddisfatto delle dichiarazioni che l’Assessore ha reso in aula.

Ma quali sono gli episodi che hanno scandalizzato la minoranza consiliare? Giustino li mette uno accanto all’altro in una sequela di scarsa efficienza, scarsa produttività, evidenti menzogne e non per ultimo due episodi nei quali le aziende di Alosio, di cui lo stesso è Amministratore avrebbero dovuto essere lasciate fuori dall’azione amministrativa dell’assessore ed invece ci sono entrate a piedi uniti.

Il caso del mangia-plastica.

Il primo caso riguarda la macchinetta mangiaplastica posizionata nei pressi dell’area mercatale: le bottiglie conferite danno diritto ad una scontistica sui prodotti delle aziende convenzionate, una decina in tutto per il momento. Due di queste imprese fanno riferimento proprio all’Assessore Alosio che promette, dunque, degli sconti sui suoi prodotti a chi fa una buona raccolta differenziata.

“Appare più che evidente – si legge nella Interpellanza – che da assessore all’ambiente, firmatario anche della Delibera di approvazione della convenzione con la società che gestisce il mangiaplastica, nel fare aderire le sue due società alla raccolta punti, ha utilizzato il suo ruolo istituzionale per accaparrarsi clientela che, probabilmente, non avrebbe speso denari per acquistare beni delle sue due società se non avesse avuto i punti della raccolta delle bottigliette, determinandone un palese arricchimento”.

Una situazione di guadagno, anche se del tutto potenziale, che farebbe configurare un conflitto di interesse.

Il caso della foto con i due “food-blogger”.

Il secondo episodio risale, invece, alla visita a Cassano di due “food-blogger” ai quali, nel luglio dello scorso anno, furono mostrare le bellezze ambientali e storiche della nostra Cassano nonché i prodotti di eccellenza: in una delle immagini scattate con i due, lo stesso Aloisio mostra una maglia di propria produzione con in bella vista marchio e “brochure” e dunque una indebita pubblicità ai propri prodotti. Giustino si chiedeva perché mai due “esperti divulgatori delle eccellenze culinarie ed alimentari della Puglia” si siano “interessati” ai maglioncini di Aloisio.

Rifiuti e il bosco bruciato dal sole.

Giustino e la minoranza, poi, contestano ad Aloisio tutta una serie di episodi nei quali la responsabilità del fallimento dell’assessore è palese: il bosco della “Mellin”, seccatosi per la seconda volta, nei pressi dell’Isola ecologica di via Mellitto del quale Aloisio parla di attività di sperimentazione, negando l’evidenza ovvero le piante morte; l’abbandono a cielo aperto in diversi punti del centro storico di Cassano di rifiuti e masserizie, con pochissime sanzioni a carico degli zozzoni; le strade periferiche ed interne al territorio comunale (ad esempio quella per Fraddiavolo) costantemente invase dai rifiuti e nonostante ciò il contributo della Regione Puglia per ripulirle che si assottiglia (passando dai 30mila ai 20mila dello scorso anno).

Tutte occasioni, si legge nella Interpellanza, nelle quali l’Assessore non ha agito con onestà e sincerità, violando il Regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale, motivazione alla base della richiesta di dimissioni.

Aloisio respinge le accuse e resta al suo posto.

Nella sua replica, Ivan Aloisio ha respinto le accuse della minoranza e anche la richiesta di dimissioni.

Dopo aver elencato le attività che in un anno e mezzo di amministrazione il suo Assessorato ha realizzato (controlli sui rifiuti, monitoraggio sistematico degli abbandoni, sanzioni ma anche giornate di sensibilizzazione, pulizia con il contributo di volontari di zone periferiche dell’abitato, contributi regionali per le bonifiche e via dicendo), l’Assessore ha smentito la questione dei “food-blogger” (che Aloisio chiama “youtuber”) affermando che le foto furono pubblicate sulla pagina Fb di “Evviva Cassano” (ovvero la lista della maggioranza consiliare a cui fanno riferimento egli stesso e tutti i Consiglieri) e non sulle pagine del Comune.

Per quanto attiene al “mangiaplastica”, Aloisio ha affermato che sono le aziende che pagano per entrare nell’elenco delle aziende che promuovono la scontistica e non il contrario.

“Sento la piena fiducia del Sindaco – ha concluso Aloisio – e la soddisfazione della maggioranza per il lavoro svolto e per i progetti futuri, il sostegno dei cittadini che ci incitano ad andare avanti (…) per cui respingo la richiesta di dimissioni” non essendoci alcun conflitto di interessi“.

La contro-replica di Giustino.

Affatto soddisfatto della risposta l’avv.to Giustino che sia in aula che sulle pagine social ha rincarato la dose evidenziando le contraddizioni dell’assessore. Quando, ad esempio, ospite dell’Associazione “Borghi Autentici d’Italia” di cui il Comune cassanese è socio pagante, promuove i suoi prodotti all’interno della pubblicità sulle bellezze cassanesi.

“La cosa stravolgente – poi – è che in un video lei anzichè pubblicizzare le nostre bellezze non ha fatto altro che annunciare che nel prossimo marzo sarà a Cassano, per partecipare al Cammino Materano l’attore e produttore cinematografico Alessandro Gassman che in ogni sosta presenterà una storia del suo ultimo libro “Green Heroes” nel quale tra gli altri c’è proprio Aloisio e la sua azienda di maglioncini verdi”.

Per Giustino, quindi, l’aver mischiato, da parte di Aloisio, l’attività privata di imprenditore con atti della Pubblica Amministrazione nel settore di cui lo stesso Assessore si occupa, ovvero l’ambiente in generale ed i rifiuti in particolare, lede l’onorabilità e l’etica della figura di pubblico amministratore.

2 pensieri riguardo “Aloisio in “conflitto di interesse”, l’accusa di Giustino

  • Filippo Bruchi

    La situazione si commenta da sola, grande Angelo ad aver messo in evidenza come loro siano esattamente come gli altri, si dovrebbero dimettere in massa mica solo Aloisio.

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    • Cassanese dalla nascita

      Stai calmo e vai adagio. Tutto quello che vuoi, sono d’accordo con te, ma il Sindaco Del Re, non si tocca. Per quello che ha fatto in così poco tempo, chi stava prima dormiva. Ne scrivo una: ci voleva cosi tanto a bloccare il passaggio dei mezzi pesanti dal centro abitato? No, è bastato applicare qualche legge, due cartelloni stradali all’entrata del paese e lo smog nero che fuoriusciva dagli scarichi di questi mezzi, manco fossimo in autostrada o vederli transitare dalle finestre di casa come in Autogrill, non si è più visto. Quindi, fatti, non chiacchiere e fesserie.

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