Crowfunding per portare a Cassano “Dante in cava”
“DANTE IN CAVA; VIAGGIO IN VERSI E PROSA” è uno spettacolo teatrale, di grande suggestione e fascino, diretto e interpretato dal maestro Belsito e dalla sua compagnia, denominata “Il Teatro del viaggio”, che si svolgerà presso la cava. Luogo, questo, ideale per la performance del maestro Belsito perché teatro nel teatro, cioè perché luogo dotato di una conformazione e di un’architettura tali da creare uno spazio scenico che ben si sposa con la teatralità del maestro e della sua compagnia, da tempo, orientata verso iniziative che trovano la loro naturale collocazione in castelli, musei, boschi, siti storici e archeologici etc.

Per il “Teatro del viaggio”, infatti, il teatro va oltre il semplice spazio fisico costituendo il suo valore aggiunto come nella logica del teatro itinerante. Lo spettacolo racconta “La Divina Commedia” ossia il viaggio che Dante compie nei 3 regni dell’oltretomba e che, come illusione perfetta della realtà, ci conduce ad una maggiore conoscenza del mondo e alla redenzione. Un percorso letterario che sottolinea la potenza del verso dantesco, sia esso declamato che esposto con parole proprie (versi e parafrasi), che incanta il pubblico anche mediante l’espressività corporea degli attori, la presenza di molteplici figuranti ed il valore aggiunto di danzatori e musicisti. Su una metaforica porta spalancata, una tetra iscrizione annuncia l’ingresso nella città del dolore tra la gente perduta; siamo nell’Inferno in cui il peccato conduce alla dannazione e nel quale, passando attraverso lussuria, gola, avarizia, che sono le colpe minori dei sensi, si giunge alla frode e al tradimento cioè a quei peccati che presuppongono la malizia, in cui cioè la volontà spinge a commettere azioni ingiuste e spietate con conseguente uso del contrappasso per cui ai tiranni, agli omicidi e ai masnadieri un patimento uguale a quello inferto per la legge del taglione. E’ così che odiamo i canti più noti; Caronte, Paolo e Francesca, Ulisse per terminare infine con la visione di Lucifero, enorme, tricorporeo, immobile nel centro del globo che con le sue tre facce lorde di bava sanguinolenta e di lacrime esprime invidia e impotenza, attivo soltanto a gelar col vento delle sue immense ali di pipistrello il sentimento e la ragione.
Alla fine, il cantore esce “a riveder le stelle” liberandosi così dalle tenebre dell’Inferno e dirigendosi verso la montagna del Purgatorio, luogo, questo, in cui le anime che hanno peccato si purgano, sono cioè anime già salve perché non prive di amore, ma prima di arrivare al Paradiso devono espiare il proprio peccato salendo la montagna della purificazione. Appaiono così i superbi in processione, gementi sotto enormi pesi, mentre gli invidiosi si ammassano con le palpebre cucite affinché desiderino la luce del sole dopo aver mirato al luccichio della fortuna. Un fitto velo pungente di fumo ricorda gli stimoli dell’ira e l’offuscamento della ragione. Infine accidiosi e avari messi a faccia in giù a recitare salmi e più in là golosi e lussuriosi in cui fu smodato l’amore delle cose utili a vivere. Segue il passaggio al Paradiso con la divina foresta in contatto col primo cielo, mossa soavemente da un’aura costante, con moto concorde di rami e foglie e dolcissimi canti di uccelli, in perfetta pace, lieta e favorita da Dio.
E’ qui che risiedono le anime pure, beate, che hanno sempre vissuto in modo retto e in cui un canto finale celestiale permette il ricongiungimento con il divino. Lo spettacolo non è quindi solo un omaggio alla letteratura dantesca, ma è anche un incontro tra parola e spazio scenico, (uno spazio scenico inusuale, diverso dal consueto, come quello della cava) che arricchisce l’esperienza culturale del pubblico, coinvolgendolo emotivamente in un viaggio senza tempo. Un’esperienza unica anche per gli stessi figuranti che saranno coinvolti mediante un laboratorio teatrale che precederà di alcuni mesi lo spettacolo e che è rivolto ai giovani e ai meno giovani, anche senza esperienza di palcoscenico.

Il progetto quindi prevede sia lo spettacolo teatrale che il laboratorio, nel corso del quale si lavorerà sull’impostazione della voce, elementi di dizione, movimento del corpo, studio del testo e regia, dando ampio spazio all’interazione tra i partecipanti e al termine del quale, come detto, i partecipanti prenderanno parte allo spettacolo come attori figuranti.
Il progetto è stato selezionato da “Puglia Possibile”, il crowdfunding civico promosso dalla Regione Puglia che trasforma la solidarietà in innovazione sociale. Una sfida coraggiosa che, dando visibilità agli enti del Terzo Settore e alle loro iniziative, cerca di rispondere ai bisogni delle comunità attraverso l’attivazione di una rete di donatori capaci di sostenere proposte ad alto impatto sociale. La regione si impegna a cofinanziare il 20% del valore del progetto. Chiedo quindi ai cittadini, enti, istituzioni, attività commerciali e imprese di sostenere l’idea con un contributo, piccolo o grande che sia, perché è solo grazie alla creazione di una rete di donatori che è possibile costruire politiche pubbliche più inclusive e generative.
Segue il link della piattaforma su cui effettuare la donazione
https://pugliapossibile.regione.puglia.it/esplora/progetti/36/dettaglio
Ringraziando quanti vorranno collaborare alla realizzazione del progetto, lascio i miei contatti per qualsiasi altra informazione e adesione al laboratorio teatrale.
Mobile: 340/8119665
Email: marisa.orlando@libero.it
Marisa Orlando
Presidente Associazione “Primule Rosse”