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“Dallo zero assoluto ai miei diciotto anni”: la storia del cassanese Giovanni Masiello e di Apgarfire

E’ la commovente storia di un miracolo, quella che riguarda il cassanese Giovanni Masiello e della sua famiglia.

Nato per la prima volta il 2 ottobre 2007 presso l’ospedale La Madonnina di Bari, Giovanni – come è denotabile dagli atti della sua cartella clinica da noi visionati – era un neonato “Apgar 0”, rianimato almeno tre volte e legato alla vita da un sottile e fragile filo che, dopo il primo battito e tanta speranza, si è andato rafforzando sin quel quinto minuto di vita in cui è risultato “Apgar 3”.

E’ il padre Pasquale a raccontare, supportato dai documenti ospedalieri, la storia del figlio che, nonostante le sue condizioni cliniche iniziali ha condotto, inaspettatamente, una vita stupefacentemente normale: “I dottori, a quel tempo, parlarono di un miracolo” ha dichiarato Pasquale Masiello.

Il padre ricorda quando, a tre giorni dalla nascita di suo figlio, tornò a casa per navigare su internet alla ricerca di testimonianze, rilasciate sui bambini nati Apgar 0, alla ricerca di un conforto e della speranza di cui necessita qualunque genitore di un bambino nato con parametri vitali talmente bassi, ritenuti minimamente compatibili o, addirittura, incompatibili con la vita: “Trovai solo definizioni scientifiche e dati numerici, freddi ed astratti; non vi era nessuna testimonianza a darmi conforto. A distanza di diciotto anni ho condotto le stesse ricerche e ho riscontrato la medesima situazione di all’ora”. Dieci giorni aggrappati alla speranza, circondati dall’affetto della famiglia, furono quelli che seguirono la nascita di Giovanni, separato dalla mamma Maria, ricoverata per complicazioni e lasciata volutamente all’oscuro della criticità della situazione del figlio che fu trasferito nell’unità di terapia intensiva neonatale presso lo stabilimento ospedaliero “Di Venere”.

La vita di Giovanni è proseguita senza intoppi e senza alcuna difficoltà fisica o neurologica: studente dell’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato, “Pietro Sette” di Santeramo in Colle, il neo diciottenne cassanese è cresciuto con la passione per la tecnologia, l’informatica e per le moto e con il desiderio di proseguire gli studi affini alle sue passioni e alle sue inclinazioni.

Nel giugno 2025, tuttavia, a causa di un grave incidente avvenuto a Cassano, all’incrocio tra via Peucetia e via Convento, Giovanni è rimasto gravemente ferito ed è qui che è nato ancora una volta.

Anche in quell’occasione la vicinanza e la sensibilità delle persone che l’hanno soccorso è stata preziosa: “Le persone accorse – racconta il padre – hanno preso il cellulare di mio figlio, l’hanno sbloccato e sono riusciti a risalire al mio numero e chiamarmi. Giovanni versava in stato di incoscienza e, solo dopo l’arrivo dei soccorritori, in stato di choc si è risvegliato chiedendo cosa fosse successo. Da lì, la corsa in ospedale: mio figlio aveva riportato una frattura scomposta al braccio destro, fratture alle costole e danni ad un polmone. Fu all’ora che mi ricordai che Giovanni mi parlava sempre di un suo desiderio – un sogno nel cassetto: il Panda Raid ed è così che, prima del suo ingresso in sala operatoria, gli promisi che dopo il benestare dei medici saremmo partiti verso questo sogno, nel deserto del Marocco a bordo di una vecchia Fiat Panda.”.

Il desiderio di Giovanni sta, dunque, prendendo forma poichè Giovanni e Pasquale Masiello partiranno, nella primavera del 2027, a bordo di una vecchia Panda in loro possesso: “Questa nuova sfida è la nostra rinascita e rappresenta il superamento di tutto ciò che abbiamo passato” ha dichiarato Pasquale.

La storia di Giovanni è l’emblema di una grande forza e di un miracolo quello della vita, ricevuto ben due volte; la famiglia Masiello – composta da Pasquale, Maria ed i loro tre figli– oggi sente il bisogno di restituire, con gratitudine, il bene ricevuto; è nata dallo stesso Giovanni l’idea di aiutare chi versa in uno stato di bisogno che si è espresso nella decisione di far conoscere l’associazione APLETI ETS (Associazione Pugliese Lotta Emopatie e Tumori Infantili), dedicata al sorriso dei bambini e delle loro famiglie: “Vogliamo dimostrare che con coraggio e unione si può superare qualunque difficoltà” ha riferito papà Pasquale, ricordando quanto sia importante anche un piccolo gesto solidale verso queste famiglie aggrappate alla speranza.

Una storia di speranza, solidarietà e amore, quella del cassanese Giovanni, che è diventata virale grazie ad un video, della durata di 3.25 minuti, caricato per errore sulla pagina Facebook “Apgarfire” – che attualmente conta circa 35.000 visualizzazioni in costante crescita – aperta con lo scopo di raccontare la storia della famiglia Masiello e di quell’impresa di 10.000 chilometri totali che ben presto li vedrà protagonisti.

Ringrazio di cuore i nonni, gli zii, i cugini e gli amici che nei momenti più difficili ci sono stati vicini. Ci avete insegnato a combattere, a resistere e a non mollare mai: questo ci ha dato forza” ha dichiarato con gratitudine Giovanni, esprimendo il desiderio di chiedere il patrocinio ai Comuni di Cassano delle Murge e Santeramo in Colle – città che rappresentano le radici della famiglia Masiello-Cotruvo – i cui loghi saranno applicati sull’auto adoperata per il raid che avrà inizio ad Almeria e sarà documentato sulla pagina Facebook “Apgarfire”.

Un pensiero su ““Dallo zero assoluto ai miei diciotto anni”: la storia del cassanese Giovanni Masiello e di Apgarfire

  • Una famiglia come poche; persone umili e dal cuore grande. Vi auguro di realizzare il vostro sogno

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