Mafia e droga: arrestati tre cassanesi
Sono coinvolte anche tre persone residenti a Cassano delle Murge nella maxi-operazione delle forze dell’ordine che dalle prime luci dell’alba, nelle province di Bari, Palermo e Taranto con l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 19 soggetti (di cui 17 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari.
«Questo gruppo criminale faceva attività di penetrazione nel territorio dal punto di vista economico ed ha avuto una capacità di penetrazione nel mondo politico attraverso un’interferenza con i processi democratici. Quello che è interessante è la modalità con la quale la criminalità organizzata interferisce con la democrazia. C’è un’intercettazione in cui gli indagati si chiedono a vicenda l’orientamento politico. “Non mi importa di essere di destra o di sinistra: importante è fare affari”. Voglio sottolineare la collaborazione straordinaria di tutte le forze dell’ordine». È quanto ha dichiarato il procuratore di Bari, Roberto Rossi, aprendo la conferenza stampa convocata per fornire dettagli sull’indagine
L’operazione ha visto impegnati carabinieri, compresi quelli della Stazione di Cassano delle Murge, polizia e uomini della Guardia di Finanza.
Tra le persone coinvolte figurano Francesca Ferri, di Valenzano, consigliera comunale capogruppo di Italia Popolare a Bari e l’imprenditore Nicola Canonico, ex consigliere regionale e attuale presidente del Foggia Calcio: nelle ultime elezioni comunali di Bari, Canonico era il referente della lista del centrodestra in cui venne eletta la Ferri, poi passata con la maggioranza.
Tre sono residenti a Cassano. Si tratta di Ottavio e Alessandro Di Cillo, pluripregiudicati, considerati referenti di zona del clan barese dei Parisi e Michele Terlizzi, già condannato nell’operazione “Hinterland” nel 2016 e come i fratelli Di Cillo coinvolto nel processo ai clan “Stramaglia-Di Cosola” del 2011 che portò all’arresto di Stefano Barbetta alias “Stefanino”.
Tra gli indagati figura anche Michele D’Atri, ex sindaco di Grumo.
“È importante sottolineare – si legge in un Comunicato della Procura di Bari – che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine alle ipotesi di reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti”.