Piano di Zona: la Coordinatrice lascia l’incarico
Perde la sua Coordinatrice l’Ufficio del Piano di Zona che serve 6 comuni dell’entroterra barese facenti parte dell’Ambito 5 della Asl Bari (Grumo Appula, Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Sannicandro di Bari, Toritto e Binetto).
Marisa Santamaria, dopo meno di due anni di attività, ha infatti chiesto e ottenuto il trasferimento “per mobilità” ad altro ente, di fatto bloccando l’attività, soprattutto di progettazione e programmazione, che l’Ufficio attua a favore dei servizi sociali dei Comuni serviti e dunque delle fasce deboli della popolazione: dalle famiglie in difficoltà ai portatori di disabilità, dagli anziani ai minori, anche extracomunitari non accompagnati.
Solo lo scorso 30 ottobre si era riunita a Grumo Appula, comune capofila, la conferenza dei servizi per l’approvazione del Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale ASL BA5, presenti i componenti del coordinamento istituzionale dei sei Comuni dell’Ambito, la Regione Puglia, con la presenza del Dirigente Emanuele Pepe e il funzionario Roberto Ancona, la direttrice del distretto ASL BA5, Grazia Fortunato.
Proprio la Santamaria spiegava, in quella occasione, che “obiettivo di questo Ambito è costruire un processo di partecipazione e di concertazione costante, il consolidamento di un sistema di servizi sociali e sociosanitari proteso al miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di benessere, alla presa in carico delle persone con fragilità e all’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, mediante il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, pubblici e privati, interessati alla pianificazione sociale” ma a quanto pare la fine era vicina visto che già due giorni dopo ovvero il 1 novembre la Santamaria chiedeva di essere spostata ad altro ente locale, senza particolari motivazioni.
Ora l’Ufficio di Piano attende da settimane, dai Comuni che ne fanno parte, una soluzione: in ballo, ad esempio, c’è un maxi-finanziamento della Regione Puglia da 500mila euro per programmare i futuri interventi che però non possono essere incassati senza la figura della Coordinatrice, ruolo istituzionale che può essere ricoperto solo da dipendenti di uno dei Comuni e che fino ad oggi non si è riusciti a trovare.