Canile, acque agitate dopo la denuncia di alcune lavoratrici
Acque agitate presso il canile comunale “Dog House” di Cassano delle Murge.
Da qualche mese a questa parte tra dirigenza dell’Associazione “Anta” che gestisce il canile per conto del Comune, grazie ad una convenzione ormai prossima alla scadenza e alcune dipendenti della stessa, le cose si stanno mettendo male ed a farne le spese, secondo alcuni osservatori, sono i cani che dovrebbero essere, invece, al centro delle attenzioni.
Non sono mancati, nelle scorse settimane, controlli da parte della Polizia Locale e del servizio veterinario della Asl Bari chiamati a verificate le condizioni igienico-sanitarie della struttura, la documentazione a corredo dei cani in entrata ed in uscita nonché il complesso sistema burocratico che governa la struttura che funziona grazie ai soldi pubblici, tutti provenienti dal bilancio comunale.
Al momento non siamo in grado di dire se sono stati sollevati rilievi o contestazioni.
Fatto sta che da parte di alcune dipendenti della struttura è partita una denuncia, presentata ai Carabinieri di Bari, molto circostanziata, anche se ovviamente tutta da provare, nella quale si ipotizzano una serie di vìolazioni alla convenzione comunale, mancanza di trasparenza nell’acquisto del cibo per gli animali, scarsa attenzione all’adozione degli stessi, basata più su azioni volontaristiche e sporadiche che su un sistema che dovrebbe garantire una rapida uscita dal canile degli animali custoditi e via di seguito.
Non mancano, poi, le lamentele per stipendi arretrati e non pagati con regolarità tanto da essere stata interpellata anche la Cgil di Bari e solo dopo l’intervento del Sindacato i pagamenti si sono alquanto regolarizzati.
Nato come, appunto, una casa per gli animali dove gli stessi socializzano, aperta al territorio ed al volontariato, il “Dog House” di Cassano finisce, quindi, ancora una volta al centro delle attenzioni per questioni che evidentemente non attengono al benessere degli animali né alla convivenza con gli umani o con altre specie.
Dall’Anta onlus le bocche sono chiuse, così come pure da parte dell’Assessore Comunale con delega al randagismo Ivan Aloisio: entrambi hanno preferito non commentare con questo giornale le vicende al centro delle attenzioni delle forze dell’ordine.
Le accuse, lo ripetiamo, sono tutte da provare ed a leggere i documenti in possesso del Comune di Cassano (Durc, rendicontazione mensile, ecc.) non sembrano emergere particolari criticità, visto anche il regolare pagamento delle fatture emesse dall’Associazione: l’ultima è del 1° ottobre, riferita al mese di settembre 2023, saldata dal Comune il 19 ottobre per un importo di poco meno di 7mila euro a cui poi si aggiungono altre prestazioni effettuate e regolarmente retribuite.