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In Italia crescono i lasciti testamentari solidali

Ci sono trend che fanno bene al cuore e fanno ben sperare per il futuro. É il caso dei lasciti testamentari solidali, che nel nostro paese sono in crescita e vedono sempre più persone destinare, dopo la propria morte, tutta o una parte del proprio patrimonio a Organizzazioni no profit per supportarle concretamente nello svolgimento di attività che hanno finalità benefiche a livello sociale, sanitario, ambientale, scientifico, ecc.

Scegliere di fare un lascito solidale è quindi un atto di enorme generosità che ha ripercussioni positive sul mondo anche quando la persona che l’ha fatto non c’è più e, per questo motivo, rappresenta un’eredità importante che si traduce in amore e sensibilità verso gli altri. 

Lasciti testamentari solidali: cosa sono e come funzionano

Fare un lascito testamentario solidale (anche chiamato testamento solidale) significa inserire, all’interno del proprio testamento, una o più Organizzazioni no profit come eredi di tutta o di una parte dei propri beni, per finanziare attività e progetti benefici quando non si è più in vita.

Il lascito solidale può essere inserito nel testamento olografo (documento scritto obbligatoriamente a mano, datato e firmato), nel testamento pubblico (documento ufficiale redatto dal notaio in presenza di due testimoni) o nel testamento segreto (documento scritto e consegnato ad un notaio, caratterizzato dall’assoluta riservatezza del contenuto).

Può essere modificato, revocato e aggiornato in ogni momento e più volte e non va a ledere i diritti degli eredi legittimi, in quanto la Legge prevede che la parte di averi a loro destinati venga correttamente consegnata, lasciando invece libera la persona di disporre del resto del proprio patrimonio come meglio crede (quota disponibile).

Il lascito testamentario solidale può essere fatto in favore di Enti non profit di diversa natura e l’eredità può comprendere somme di denaro, beni materiali e immateriali, titoli, partecipazioni societarie, libretti/buoni postali, TFR e polizze assicurative, come ad esempio la Polizza Vita.

Trattandosi di Associazioni del terzo settore, i lasciti solidali non sono soggetti a imposte, quindi l’intero importo dato in donazione va a finire a destinazione senza alcuna sorpresa.

I numeri dei lasciti testamentari solidali in Italia

Secondo alcuni dati, oltre il 70% delle Organizzazioni No-Profit ha registrato, negli ultimi 10 anni, un incremento del trend di raccolta fondi da lasciti testamentari solidali degli italiani.

Questo aumento, favorito dagli avvenimenti che hanno sconvolto il mondo nell’ultimo periodo, come il Covid e le guerre, registrerà un’ulteriore crescita verso l’alto nel prossimo futuro, con sempre più persone che includeranno Enti no profit tra i beneficiari dei propri averi. Si tratta di numeri confortanti per programmare e portare avanti interventi e progetti solidali e mirati a cause benefiche.

Tra i maggiori sostenitori e attuatori di questo gesto di grande rilevanza ci sono le donne (69,2%), solitamente già legate alla cultura della solidarietà tramite donazioni singole o ricorrenti, mentre per quanto riguarda l’età, i protagonisti dei lasciti testamentari solidali hanno generalmente più di 60 anni.

La buona notizia è che nel nostro paese questo argomento non è più sconosciuto, con il 73% che sa di cosa si tratta e come funziona.

Perché fare il lascito testamentario solidale

Le Organizzazioni no profit lavorano costantemente su attività e progetti socialmente utili e non per guadagno. Per questo motivo, per finanziarsi, sopravvivere e riuscire a finalizzare gli obiettivi solidali che si pongono, hanno bisogno di supporto da parte delle persone.

Tramite il lascito testamentario solidale è possibile sostenere concretamente queste realtà, permettere loro di raggiungere traguardi positivi e di portare aiuto ovunque ce ne sia bisogno. Si tratta di un gesto di fortissimo impatto e di enorme valore che ogni persona ha la possibilità di fare.

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