Una campagna di comunicazione che offende cattolici e defunti
di Giovanni Brunelli
Ironica, certamente ma a tratti anche blasfema la nuova campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti ideata dal Circolo cassanese di Legambiente.
In questi giorni, quelli immediatamente precedenti il grande afflusso di persone presso il Cimitero comunale di via Adelfia, volantini e manifesti hanno tappezzato i mastelli della raccolta differenziata, sparsi su tutto il camposanto.
L’invito è quello a differenziare i rifiuti in un sito nel quale alla differenziata si bada poco: fiori appassiti (organico), cellophane (plastica), vasetti (plastica) e tanto indifferenziato di solito vengono smaltiti alla rinfusa da chi visita i propri cari, pulisce le tombe e le cappelle, cambia i fiori e dice una preghiera, se credente.
E’ proprio nei confronti di questi ultimi che la campagna di Legambiente appare a dir poco indelicata.
Frasi come “Se in Paradiso vuoi andare, la differenziata devi fare” possono sembrare carine, innocenti, ironiche.
Ma scuotono dalle fondamenta le radici stesse della fede cristiana che seppure, ormai, abituata a tutto ed a sopportare tutto senza neppure alzare il dito e dire: “no, non ci sto!”, appare come una caricatura.
Non la fede in Cristo e nella Chiesa porta in Paradiso ma il fare correttamente la raccolta dei rifiuti.
Non parliamo poi di altri volantini che prendono in giro i morti e i loro cari, con una serie di frasi che forse avrebbero potuto essere più meditate prima di essere esposte con dubbio gusto alla mercè di tutti.

Ma quando l’ufficio tributi le ha timbrate per l’affissione al pubblico non se ne sono accorti? Il Sindaco non può disporre la rimozione prima che diventino un altro caso nazionale?