Attualità

TPL, Campobasso: “quella delibera è malfatta”

di Antonietta De Palma

Molti sono i residenti di Cassano delle Murge che, abitando ai borghi del paese, riscontrano una precarietà per lo spostamento dalla zona di abitazione al centro abitato del paese murgiano. Non raramente, a causa della disfunzione del mezzo di trasporto privato, anche le attività quotidiane subiscono una compromissione. Per questa ragione, in questi giorni, si sta provvedendo ad una raccolta firme che ripristini il servizio di trasporto favorendone lo spostamento dei cittadini cassanesi residenti ai borghi. Non raramente, infatti, si leggono richieste di passaggio verso il centro abitato, postate sul gruppo Facebook “Cittadini di Cassano delle Murge”; in quei post si avverte il disagio causato dall’assenza di uno dei servizi fondamentali: il trasporto.

A coordinare la richiesta cittadina è il signor Germano Campobasso, portavoce degli altri residenti, che ringraziamo per l’intervista rilasciata.

Sig. Campobasso, qual è il motivo per cui si è deciso di intraprendere una raccolta firme per l’attivazione dei servizi di trasporto?

Tutto nasce da un episodio che mi è capitato nel mese di Giugno, quando a causa di un’avaria alla mia vettura che mi vide costretto a lasciarla a Bari in officina fui costretto a rientrare a Cassano con il mezzo pubblico. Lo stesso mi lasciava in piazza e sicuro del precario sistema di trasporto a chiamata provai a chiamare, senza alcuna risposta, il numero delle autolinee Leonetti che fino a qualche tempo fa faceva un servizio, a mio avviso non del tutto regolare.

Dopo vari tentativi, non riuscendo a contattare le autolinee Leonetti mi avviai verso casa e percorsi una distanza di 7 kilometri sotto un sole cocente, in quei giorni toccavamo i 38 gradi.

Una volta al mio residence, parlando con altri condomini scoprii che vi era una vera esigenza, quella di avere un mezzo pubblico che collegasse i borghi al paese, e non solo, con un servizio programmato e non a chiamata.


Per quale ragione si è avviata una petizione se, sino al 2026, è previsto il servizio “navetta  Leonetti”?

La ragione per la quale si è giunti alla decisione di avviare una petizione è naturale perché il servizio di collegamento tra il centro del paese e i borghi “è semplicemente necessario”. Le motivazioni sono molteplici, poter andare al lavoro con il mezzo pubblico direttamente dalla propria abitazione anche perché prima qualcuno andava in paese con il proprio mezzo e poi proseguiva con il mezzo pubblico in direzione Bari, cosa non più possibile perché questa amministrazione ha messo praticamente ovunque il parcheggio orario per cui non è più possibile far sostare l’auto per più di un ora; poter raggiungere la Foresta di Mercadante senza congestionare il polmone verde che tutti vogliamo preservare; consentire ai più giovani che non hanno un mezzo proprio di potersi spostare liberamente senza aspettare la disponibilità del genitore, etc. etc.

Se sino al 2026 era previsto il servizio “navetta Leonetti” perché l’amministrazione non si è adoperata prima a far rispettare il servizio?

Ritengo che non sia regolare la proroga fatta da questa amministrazione fino al 2026 per due motivi: il primo motivo è che le proroghe si fanno di anno in anno e, comunque, facendo riferimento ad una nuova gara di appalto; si, parlo di nuova gara di appalto perché dalle informazioni assunte risulta che il precedente appalto era condizionato alle esigenze dell’ospedale Maugeri, per cui nel momento in cui l’ospedale si è trasferito a Bari la gara è decaduta.

La Foresta Mercadante è una delle mete più amate dai turisti e dagli sportivi che vi si recano quotidianamente. Il servizio di “navetta” per cui si sta impegnando all’attivazione prevede l’incremento del turismo diretto all’area denominata “Polmone verde di Bari”?

Certamente, è un servizio che se adeguatamente pubblicizzato porterà più turismo nel nostro territorio, ma non è solo questa la ragione: abbiamo avuto anche tantissime adesioni da cittadini che abitano il centro del paese i quali sarebbero contenti di poter avere un servizio pubblico che gli consenta di raggiungere la foresta anche solo per fare una passeggiata. Ciò, potrà consentire anche ai tanti ragazzi di Cassano di recarsi in foresta con autonomia e in sicurezza; si, parlo di sicurezza perché la provinciale che collega il paese con la foresta è una strada molto pericolosa in quanto il limite di 50 km/h non viene quasi mai rispettato.

Quali sono i risultati raggiunti sino ad oggi della petizione?

I risultati sono soddisfacenti, sino al  28 luglio abbiamo raccolto, tra raccolta cartacea e petizione online, quasi 500 sottoscrizioni.

L’11 Agosto, alle ore 18:30, ci riuniremo in foresta per discutere della petizione in modo da sottoporre all’amministrazione le esigenze della popolazione.

Di tutta risposta hanno approvato un documento che non soddisfa le esigenze del territorio e comunque gli orari sono stati organizzati in maniera veloce senza fare sopralluogo, inoltre non entra in foresta, si ferma al primo ingresso e non va bene, daremo battaglia.

Continueremo con le nostre battaglie per rendere le zone periferiche del paese più a misura d’uomo, stiamo preparando altre sottoscrizioni che riguardano la viabilità, l’igiene urbano, i servizi di acqua e fogna e tanto altro ancora.

Non ci fermeremo perché riteniamo che il nostro territorio debba essere portato ad un livello turistico-culturale tale da attrarre il turismo internazionale, abbiamo una capacità ricettiva che neanche io conoscevo, ci sono nel nostro paese oltre 50 B&B che hanno bisogno dell’aiuto dell’amministrazione per essere competitivi ed attrattivi.

Ci aggiorneremo per le altre iniziative che metteremo in campo, noi andiamo avanti.

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