“Caro-bollette”: dal Comune nessuno sconto sulla Tari
Non ci sarà alcun contributo da parte del Comune per famiglie, commercianti e imprese cassanesi per mitigare il cosiddetto “caro-bollette” per gas e luce.
La proposta del gruppo consiliare di minoranza “Cassano Avanti”, di riconoscere uno sconto sulla seconda rata della Tassa Rifiuti in scadenza il prossimo 15 dicembre, infatti, non è stata approvata dal Consiglio Comunale riunitosi ieri pomeriggio.
Anzi: non è stata neppure discussa.
Sollevando per la seconda volta in pochi mesi la cosiddetta “pregiudiziale” sull’argomento, la maggioranza ha infatti bocciato la proposta, sulla scorta dei pareri tecnici di Ufficio Ragioneria e Revisore dei conti. La responsabile dell’Ufficio ha bollato addirittura come “inammissibile” la proposta, invadendo di fatto il campo della politica da parte di un funzionario, come ha rivendicato l’ex Assessora Annamaria Caprio che volle la Liotino in quel ruolo.
“Non spetta alla Liotino decedere o meno sulle scelte dell’Amministrazione – ha tuonato la Caprio – perché questa è una emergenza reale che andava affrontata mesi fa, destinate tutto o in parte l’avanzo di amministrazione precedente: ma da quando i tecnici dicono ai politici che cosa è bene fare?”.
Per la Consigliera di “Cassano Avanti” ci sono decreti che destinano a vario titolo ben 88mila euro per il comune cassanese “ma non ci sono atti né documenti che provano un vostro impegno, tranne quando si tratta di aumentare lo stipendio di Sindaco e Assessori del 50%”.
L’Assessore al Bilancio Vito Lionetti ha contestato questa lettura dei fatti, bollandola come “proposta populista: che se ne fanno le famiglie di 25 euro? Invece stiamo studiando misure per aiutare le famiglie a sostenere gli aumenti delle bollette!”.
In apertura dei lavori, il Consigliere Angelo Giustino ha letto un intervento del suo collega (assente per impegni di lavoro) Francesco Cavalluzzi a proposito dei recenti arresti in una operazione antimafia, chiedendo al Sindaco di prendere posizione in merito mentre la Caprio ha chiesto novità sui colloqui con la Asl Bari in merito alla ex “Casa Bianca” ma in entrambi i casi Davide Del Re non ha risposto.
Diversa, invece, la questione della Consulta Associazioni: Giustino ha chiesto lumi sull’invio delle forze dell’ordine ad una recente Assemblea della stessa; il Sindaco ha risposto di aver riscontrato irregolarità in merito alle elezioni del Direttivo e dunque ha voluto “richiedere un accertamento a chi di competenza”.
Approvata a maggioranza l’adesione del Comune alla Fondazione “Apulia Film Commission”: costerà circa 2.200 euro l’anno e potrebbe dare a Cassano una apertura maggiore alle attività della discussa Commissione regionale; scelta contestata dalla minoranza che ha votato contro e avrebbe voluto destinare quei fondi al cinema cassanese.
Approvati all’unanimità due ratifiche di variazioni al bilancio; uno scontro di non poco conto lo si è registrato, invece, sul debito fuori bilancio, quello nei confronti dei proprietari ed eredi degli appezzamenti sulla rotatoria del quartiere “Sacro Cuore”, vicenda venticinquennale non ancora giunta a soluzione. Il Comune ha predisposto l’atto per pagare 14mila euro di esproprio per quei terreni ma la Consigliera Caprio ha scoperto che già nel 2017 il Consiglio Comunale aveva riconosciuto quel debito e autorizzato gli Uffici a pagare 9.000 euro!
“Perché non è mai stato pagato? E perché la somma lievita di 4mila euro in cinque anni? Vogliamo chiamare alle responsabilità i responsabili degli uffici dell’epoca?” ha chiesto la Caprio.
Per il Sindaco Del Re è di tutta garanzia il fatto che i debiti fuori bilancio vadano a finire alla Corte dei conti e dunque la delibera del Consiglio è pienamente legittima. “Tra l’altro – ha spiegato il Sindaco – il prossimo 11 novembre c’è la prima udienza del nuovo ricorso fatto dai proprietari e la difesa del Comune avrebbe una carta importante con il debito già liquidato”.
Via libera anche alla adesione al programma “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, presentato dall’Assessora Enza Battista: “un nuovo modo di pensare alla città – ha detto la responsabile delle Politiche sociali del Comune – per renderla a misura dei minori” che non potrà non portare benefici a tutta la popolazione.