Attualità

Come funziona la tassazione sui lasciti testamentari

Un lascito testamentario è una donazione che una persona ancora in vita e in possesso di tutte le sue facoltà decide di fare a un ente no profit al momento della sua morte. Per essere effettivo, il lascito deve essere obbligatoriamente inserito all’interno di un testamento, che può essere olografo (atto privato, scritto interamente a mano, datato e sottoscritto), pubblico (firmato e redatto alla presenza del notaio e dei testimoni) o segreto (privato, consegnato al notaio già chiuso e sigillato alla presenza di due testimoni).

Pur trattandosi di un gesto solidale importante e molto generoso, chi sta pensando di farlo si pone solitamente alcune normali domande, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti burocratici. Ad esempio, come funziona la tassazione per un lascito testamentario, se sono previste imposte o se ci sono possibili esenzioni e bonus. In questo articolo vogliamo provare a rispondere a queste domande e fare chiarezza sui lasciti solidali.

Aspetti burocratici

Come per ogni altro tipo di donazione, anche i lasciti testamentari sono esenti da tassazione.Questo perché, trattandosi di gesti nobili che vanno a sostenere cause benefiche che necessitano di finanziamenti per sopravvivere ed essere portate avanti, devono essere incentivati e promossi in ogni modo possibile.

I lasciti solidali sono anche esenti da imposta di successione sia al momento della scrittura del testamento sia quando avviene la sua apertura. Questo significa che tali enti non devono pagare alcuna imposta sul valore dei beni ereditati e che il valore di quanto viene lasciato non sconta alcun importo e viene interamente destinato all’organizzazione beneficiaria scelta.

Anche in caso di imposte ipotecarie e catastali relative ai beni immobili, queste vengono ridotte o esentate, a condizione che l’ente utilizzi il bene per scopi istituzionali.

Aspetti legali

Oltre agli aspetti burocratici, prima di decidere di fare un lascito testamentario è bene prendere in considerazione anche tutti gli aspetti legali. Lasciare tutto o parte del proprio patrimonio a un’organizzazione no profit tramite testamento solidale è una scelta libera e autonoma, che non va a danneggiare la propria famiglia. Per Legge infatti, i familiari più stretti di una persona che cessa di vivere (coniuge o soggetto unito civilmente, figli e, in assenza di figli, genitori o ascendenti) hanno sempre diritto a un’eredità, che prende il nome di quota legittima e comprende una parte del patrimonio.

La parte restante, cioè la quota disponibile, è invece utilizzabile senza alcun tipo di vincolo e può essere destinata a chiunque. Risulta però necessario scrivere un testamento per poter decidere come disporre dei propri beni: in caso contrario, la scelta viene delegata allo Stato e il patrimonio viene diviso secondo le quote previste dal Codice Civile.

I lasciti a enti no profit devono quindi essere chiaramente indicati nel testamento, rispettare le forme legali previste e senza errori, così da evitare ambiguità o possibilità di impugnazione o annullamento. Qualunque tipologia di testamento si scelga di sottoscrivere, è sempre meglio nominare un esecutore testamentario per garantire che le volontà siano rispettate o rivolgersi a un notaio, in modo che l’atto sia ufficiale e venga conservato nelle sedi opportune.

Aspetti pratici

La donazione a un ente no profit tramite lascito testamentario può riguardare differenti beni che fanno parte del patrimonio di una persona.

I più comuni sono i beni finanziari, che comprendono somme di denaro, conti correnti, titoli, azioni, obbligazioni, libretti/buoni postali, fondi di investimento o il proprio TFR. Ci sono poi i beni mobili e immobili, come proprietà immobiliari (case, appartamenti, terreni, edifici commerciali), diritti reali su immobili e oggetti di differente valore. È anche possibile donare polizze assicurative, quote di società, diritti d’autore, brevetti e marchi registrati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *