Il “Villaggio del Fanciullo” rientra nella disponibilità del Comune
Torna nella disponibilità del Comune di Cassano – come avrebbe dovuto e potuto essere oltre sette anni fa – l’ex “Villaggio del Fanciullo”, voluto e realizzato nei primi anni Cinquanta da don Battista Armienti, per ospitare bimbi poveri e orfani.
Il Sindaco Davide Del Re, infatti, ha annunciato che l’Agenzia del Demanio ha ritirato il bene dall’asta pubblica dov’era finito e a conclusione di un iter cominciato nel 2019, lo ha concesso al Comune.
L’ultima parola spetta alla Soprintendenza ai Beni Culturali ma ormai il più è fatto.
“Il 24 giugno – spiega una nota del Sindaco sulla sua pagina Fb – abbiamo fatto richiesta di autorizzazione al Demanio per candidare l’immobile a finanziamento finalizzato alla realizzazione di un’iniziativa di alto interesse culturale. Il Demanio ha dato disponibilità chiudendo l’asta alla quale era stato destinato l’immobile e accettando che si usi per altre finalità. Aspettiamo solo il nulla osta della Soprintendenza che accerti l’interesse culturale. L’idea è di farne uno straordinario centro socio-culturale, un punto di riferimento intergenerazionale per i cassanesi e per il territorio. Ci stiamo già adoperando per poter intercettare i fondi necessari per la sua ristrutturazione: avremmo pensato anche al suo nuovo nome: Villaggio della Cultura Don Battista Armienti”, conclude la nota di Del Re.
La struttura è stata per decenni un punto di riferimento per la vita sociale dell’intera provincia di Bari dato che nel dopoguerra erano davvero poche le strutture che potevano ospitare i bambini abbandonati dalle famiglie o in condizioni di precarietà educativa ed economica.
Poi il “Villaggio” divenne una scuola ed un asilo, sempre con le amorevoli cure di don Battista e dei suoi collaboratori.
Nel luglio 1998, però, il sacerdote cassanese decise di donarlo all’ex Fondazione “Salvatore Maugeri” di Pavia che all’epoca aveva a Cassano una sua struttura sanitaria: l’intento era di farlo diventare, grazie all’esperienza della Fondazione, un centro di cura e riabilitazione dedicato sempre ai più piccoli.
Ma non se ne fece mai nulla.
Travolta dallo scandalo Formigoni e dalle tangenti che l’ex Presidente della Regione Lombardia riceveva anche dalla Fondazione pavesina, la struttura passò al Demanio ovvero allo Stato quale quota risarcitoria del danno ricevuto proprio dalla vicenda delle tangenti.
Nel 2016 il Demanio fece formale invito al Comune di Cassano – Amministrazione Lionetti – affinchè presentasse una manifestazione di interesse per acquisire al patrimonio comunale l’ex Villaggio ma alla proposta non seguì alcuna manifestazione e così il Demanio incamerò il bene.
Successivamente, nel 2019 l’Amministrazione Di Medio cominciò una interlocuzione con il Demanio, puntando al fatto che per legge le strutture anche private con 70 anni di vita possono essere concesse dal Demanio ai Comuni, tant’è che il bene fu candidato anche ad un progetto presentato da alcuni enti del Terzo Settore di Cassano per recuperarlo e renderlo fruibile anche solo per pochi mesi l’anno.
L’asta pubblica, un atto dovuto da parte dell’Agenzia, andò deserta nella sua prima seduta, il 21 settembre 2021.