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Michele Petruzzellis: con il “character design” ho conquistato Matera

di Antonia Depalma

Ha vinto il “Premio Michelangelo” il giovanissimo studente cassanese Michele Petruzzellis. Lo abbiamo incontrato reduce da una “personale” a Matera, per la terza edizione della Mostra di arte contemporanea “WOMAN” presso “Casa Cava”.

Com’è nata questa passione per l’arte?

Sin da piccolo avevo una grande passione per il disegno; questa passione, poi, l’ho voluta trasformare in qualcosa di più serio che potesse essere un lavoro futuro. Per far ciò ho lavorato molto sodo in questi anni: ho frequentato l’Accademia di Fumetto, “Grafite”, alla quale sono stato ammesso all’età di quattordici anni, quasi in via “eccezionale” data l’età. Il mio accesso a “Grafite” è stato per la valutazione della diminuzione, da parte dell’accademia stessa, dello standard minimo d’ammissione fissato secondo il criterio dell’età.

La mia classe è partita, al primo anno, con trenta iscritti e siamo arrivati a sostenere l’esame di terzo anno in due. L’accademia “Grafite” l’ho frequentata contemporaneamente al Liceo di Cassano: non è stato semplice, ma sono riuscito ad organizzarmi bene ed a portare a termine, con ottimi risultati, il mio impegno formativo.

Cosa ti ha insegnato, dal punto di vista personale, questo percorso formativo?

Sicuramente, la determinatezza e il portare a compimento gli impegni intrapresi.

Seppure l’orologio segnava le tre del mattino, io ero lì, a disegnare sino a quando quel disegno o, più in generale, elaborato non mi dava la soddisfazione adeguata o non rispondeva pienamente alla richiesta dei docenti.

Quando ho iniziato, ho fatto uno sforzo non indifferente: al contrario degli altri iscritti alla scuola di fumetto, io avevo meno esperienza in quanto ero anagraficamente più piccolo. Ma la soddisfazione più grande è stata quando il mio professore di colorazione digitale mi ha detto: “avrei tanto voluto, alla tua età, disegnare e colorare come fai tu”.

Nel campo dell’arte, in che cosa sei specializzato?

Principalmente sono specializzato nel campo del fumetto, con il character design; in merito a quest’ultimo ho maturato più pratica. Tuttavia, il mio lavoro abbraccia diverse categorie nel campo del disegno.

In questo periodo sto, altresì, esplorando la tecnica l’illustrazione pittorica, sperimentando la realizzazione dei dipinti.

E’ stato un ottimo risultato quello che ti ha visto protagonista del Premio Michelangelo.  Con che tipologia di elaborato artistico ti sei candidato? Quali, a tal proposito, sono le prospettive future?

Il Premio è strutturato nel seguente modo: vi è una commissione di artisti che giudica i lavori che si inviano. La candidatura è libera, così come i soggetti e la tecnica da adoperare: quest’ultima comprende la scultura, la fotografia, l’arte digitale e la pittura; il mio elaborato era di arte digitale.

I lavori scelti dalla commissione valutativa vengono, poi, pubblicati all’interno della rivista denominata “Art Now” e sono stati esposti a Firenze presso Palazzo Ximenes Panciatichi dove, lo scorso 10 febbraio, è stata effettuata la premiazione con la consegna della targa. Alcuni lavori, tra quelli esposti, ricevono una premiazione in denaro che, per quest’anno, non è stata ancora stabilita ed erogata.  

Arte, passione ed aspirazioni lavorative sono tre ingredienti che dall’intraprendente Michele Petruzzellis vengono ben coniugate. Come?

Sto cercando di lavorare alla creazione di un vero e proprio business online basato sulla richiesta  di commissioni di design per delle magliette, che verrebbero da me stampate e spedite al cliente committente. Questo illustrato è un business abbastanza semplice che, tuttavia, mi aiuta in modo efficace: innanzitutto, dal punto di vista formativo, mi insegna a soddisfare la clientela in modo esaustivo.

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