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“Rottamazione quater”: slitta al 30 giugno l’invio di adesione

di Massimo Arganese

Con il comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato alle ore 19.00 del 21 aprile si rinvia al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione dell’istanza di adesione alla definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione per il periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La proroga, che sarà ufficializzata con una apposita norma, sposta in avanti anche i termini per i versamenti delle rate, la prima che scadeva il 31 luglio slitta al 31 ottobre 2023.

Slitta anche dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 il termine entro il quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmetterà, ai soggetti che hanno presentato le suddette istanze di adesione, la comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della definizione agevolata;

Ricordiamo in breve in cosa consiste la rottamazione quater.

Con la definizione agevolata prevista dalla Legge di bilancio (art. 1, commi da 231 a 252 Legge n. 197/2022) non si versano/pagano gli interessi iscritti a ruolo, le sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio. Come anticipato, possono essere “rottamati” ben 22 anni di carichi affidati all’Agente della riscossione, periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli:

– contenuti in cartelle non ancora notificate;

– interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;

– già oggetto di una precedente “Rottamazione” anche se decaduta dalla misura agevolativa per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.

Come presentare e nuovi termini per aderire alla rottamazione.

Per inviare l’istanza di adesione occorre collegarsi, entro il prossimo 30 giugno 2023, all’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione in quanto la stessa può essere effettuata solo con modalità telematiche.

Sul sito dell’Agenzia delle entrate Riscossione è disponibile un apposito servizio che prevede la possibilità di presentare la domanda di adesione on line in due modi, e cioè in area riservata e in area pubblica.

Nel primo caso, accedendo alla propria area riservata con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi si può compilare un form nel quale vanno indicate le cartelle e/o avvisi da inserire nella domanda di adesione; mentre nel secondo caso, invece, si accede alla compilazione di un form cui va allegata apposita documentazione (variabile a seconda della natura giuridica del richiedente).

Dopo aver inviato la richiesta, il contribuente se ha presentato la domanda in area riservata, riceverà una e-mail di presa in carico con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione (R-DA-2023), invece se ha presentato la domanda in area pubblica, la procedura è più articolata, infatti riceverà una prima e-mail all’indirizzo che hai indicato, con un link da convalidare entro le successive 72 ore. Decorso tale termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata; Dopo la convalida della richiesta, una seconda e-mail indicherà la presa in carico, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti e infine se la documentazione allegata è corretta, verrà inviata una terza e-mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione (R-DA-2023).

L’Agente della riscossione, a sua volta, deve comunicare all’interessato, entro il 30 settembre 2023, l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione e di quello delle singole rate, con le relative scadenze.

Ripetiamo le nuove scadenze di pagamento dell’importo dovuto per la definizione dei ruoli può essere versato scegliendo tra:

– unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023 (anziché 31 luglio 2023);

– numero massimo di 18 rate (quindi in 5 anni) consecutive.

Il vecchio calendario prevedeva il versamento delle prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023 pari, ciascuna, al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata mentre le restanti 16 rate, di pari importo, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a decorrere dal 2024, con l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023.

E’ evidente con la norma che stabilirà la proroga, sarà anche riscritto il calendario delle rate, anche perché, non è chiaro se rimarrà la scadenza della seconda rata fissata al 30 novembre.

Non ci resta che attendere la pubblicazione del decreto per conoscere i nuovi termini di versamento e nel frattempo goderci il sole di luglio al mare senza pensare alla scadenza della prima rata.

CdL Massimo Arganese

Studio Arganese & Partners

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